lunedì 7 maggio 2012

Moai


Il nostro supereroe è infine giunto nel lussuoso attico di Moai, il perfido boss di Verona colpevole di offendere ciccioni deretani producendo cuscini troppo piccoli per stare seduti comodamente sui gradoni dell'Arena.
Il resto è ancora top-secret.

Comunque, nelle prime tavole di questo fumetto usavo il pennello (e va bene, quei pennarelli con la punta a pennello che quando la punta è secca premi il serbatoio e questa si inzuppa magicamente di inchiostro) solo per gli oggetti in primo piano, mentre gli sfondi li facevo col pennino.
Ma dopo aver letto Bone di Jeff Smith il pennello mi è sembrato l'unico vero strumento reale autentico e inimitabile per inchiostrare, così adesso mi ritrovo a fare col pennello quasi tutta la tavola.

Se ve lo state chiedendo: si, Moai è un vero e proprio Moai, e questo dovrebbe porvi delle domande sulla serietà (e sulla spassosità) di questo fumetto.

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